Formaggi e colesterolo: quali mangiare e quali evitare

Il formaggio è un alimento ricco di numerose sostanze nutritive importanti per il nostro benessere. Tuttavia, se si ha un colesterolo elevato sarebbe meglio imparare a scegliere il tipo di formaggio da portare sulla propria tavola.

Tabella colesterolo formaggi

Il formaggio: una fonte di importanti nutrienti

 

Il formaggio è un alimento caseario ricco di nutrenti e, rispetto al latte, può essere tollerato meglio anche da persone che non riescono ad assumere latte e derivati, grazie alle ridotte percentuali di lattosio, uno zucchero che viene digerito difficilmente in caso di mancanza dell’enzima deputato alla sua rottura in elementi più semplici, cioè alla sua digestione.

 

Come detto, il formaggio costituisce una ricca fonte di numerosi elementi importanti per il benessere del nostro organismo, quali:

 

  • calcio;
  • proteine;
  • fosforo;
  • vitamina B12;
  • vitamina A.

 

 

La loro quantità, all’interno di questo alimento, varia a seconda della tipologia di formaggio stesso, ad esempio, mezza tazza di formaggio molle, come i fiocchi di latte intero al 4%, contiene

 

  • circa 120 calorie
  • 14 g di proteine
  • 3 g di grassi saturi
  • 80 mg di calcio

 

 

Inoltre, la maggior parte dei formaggi ha un’elevata quantità di sodio (circa 300-450 mg per porzione) perché il sale costituisce un ingrediente chiave per mantenere l’umidità e prevenire la crescita dei batteri.

 

Il formaggio può avere dei benefici sulla nostra salute, come:

 

  • aiutare a proteggere i denti, favorendo il flusso di saliva e supportando la rimozione della placca dentale, oltre a ridurre la quantità di batteri cariogenici grazie alla caseina;
  • supportare la salute dell’intestino, grazie ai probiotici presenti in alcune varietà di formaggi;
  • fornire acidi grassi omega-3, utili per la salute di diversi organi, quali cervello e cuore.

Nonostante tutti questi benefici, il formaggio contiene dei grassi e, pertanto, spesso le persone che presentano elevati livelli di colesterolo si domandano se possono mangiare formaggio.

 

Il formaggio può essere inserito all’interno di una dieta per il colesterolo?

 

Formaggio e colesterolo

 

Gli alimenti caseari interi contengono un’elevata quantità di grassi saturi e del colesterolo. Il grasso del latte è costituito da circa:

 

  • 70% di grassi saturi;
  • 25% di grassi monoinsaturi;
  • 5% di grassi polinsaturi.

 

Dato che un’elevata assunzione di grassi saturi può aumentare i livelli di colesterolo LDL, in genere si raccomanda di mangiare formaggio con moderazione.

 

Sebbene qualunque modifica alla propria dieta vada sempre discussa con il proprio medico, in generale è possibile mangiare formaggio, scegliendo quale mangiare e quale evitare.

 

Contenuto di grasso e colesterolo in diverse tipologie di formaggi (per porzione standard)

Tabella colesterolo formaggi
Tabella colesterolo formaggi

 

Nonostante alcuni tipi di formaggio siano ad alto contenuto di grassi dannosi per la tua salute, puoi comunque inserire questo alimento all’interno della tua dieta, seguendo alcune semplici accortezze:

 

  • prediligi formaggi a basso contenuto di grassi, come i fiocchi di latte o la ricotta;
  • utilizza la versione del tuo formaggio preferito con minor quantità di grassi e controlla sempre la quantità di colesterolo e grassi saturi riportati sull’etichetta;
  • prova formaggi fatti con latte di soia;
  • riduci le quantità di formaggio per porzione;
  • quando utilizzi il formaggio grattugiato, misuralo con un cucchiaio o un misurino invece che con la mano;
  • utilizza formaggi più saporiti in modo da consumarne meno

 

 

Una dieta sana rappresenta il caposaldo per una buona gestione del colesterolo; tuttavia è bene ricordare che mangiare sano non significa necessariamente privarsi di alimenti graditi ma di sceglierli in maniera oculata. È comunque sempre consigliabile confrontarsi con il proprio medico per una valutazione personalizzata della proprie necessità nutrizionali.

 

Oltre a questi accorgimenti è possibile supportare il benessere generale del nostro organismo grazie all’utilizzo di integratori per il colesterolo, specificamente formulati.

 

Attualmente, la ricerca ha portato all’impiego di nuove sostanze di origine naturale, tra le quali:

 

  • berberina, una molecola utilizzata da anni nella medicina tradizionale cinese e che ha mostrato di avere effetti positivi sulle funzionalità cardiovascolare e sul profilo lipidico;
  • fitosteroli, che hanno una struttura simile al colesterolo e sono in grado di competere per l’assorbimento dopo ingestione con la dieta, possono aiutare a mantenere i livelli normali di colesterolo (l’effetto è ottenuto con l’assunzione di almeno 0,8 g di steroli vegetali al giorno)
  • fieno greco, impiegato per le sue attività antiossidanti e per i suoi effetti benefici sui livelli di glucosio e colesterolo;
  • carciofo, un componente della dieta mediterranea con azione benefica sul metabolismo dei lipidi e associato ad effetti positivi sui livelli di colesterolo.
  • olivo, le sue proprietà per la salute sono state associate a una minore incidenza di rischio cardiovascolare grazie al contenuto di polifenoli.

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