Cioccolato fondente e colesterolo

Il cioccolato è un alimento impiegato fin dai tempi antichi e che presenta numerose proprietà benefiche, tra cui effetti positivi sul profilo lipidico. Cioccolato e colesterolo: qual è il legame?

Cioccolato fondente e colesterolo

Il cioccolato: caratteristiche e benefici

 

Il cioccolato è un alimento utilizzato fin dai tempi antichi dagli Aztechi come “cura” per numerose problematiche,  che spaziano da un benessere generale al miglioramento del desiderio sessuale.

 

Tali proprietà sembrano essere dovute alla presenza, all’interno del cioccolato stesso, del cacao.

 

Le fave di cacao presentano numerosi benefici per la salute e infatti il consumo di cacao sembra essere correlato con una riduzione del rischio cardiovascolare  oltre a presentare una relazione positiva con patologie, quali:

 

    • diabete;
    • obesità;
    • malattia di Alzheimer.

 

Le fave di cacao contengono numerose sostanze, tra cui fitonutrienti antiossidanti, quali polifenoli, sostanze che hanno proprietà preventive in diversi ambiti, come, appunto, le malattie cardiovascolari.

 

Le fave di cacao sono particolarmente ricche in flavonoidi. I flavonoidi appartengono alla classe dei polifenoli e possono essere suddivisi in diverse sottoclassi:

 

    • flavoni;
    • flavonoli;
    • catechine;
    • antocianine;
    • isoflavoni

 

Oltre a questo, le fave di cacao contengono il 50-57% di lipidi, principalmente conosciuti come burro di cacao, uno dei principali componenti del cioccolato fondente.

 

Il cioccolato fondente oltre a essere un alimento goloso e particolarmente amato è ricco di sostanze nutritive che possono influire positivamente sulla salute. Il cioccolato fondente presenta un contenuto molto elevato di polifenoli e flavonoidi e maggiore rispetto al cioccolato al latte e al cioccolato bianco, che hanno invece un importante contenuto di grassi e zucchero.

 

Pertanto, il cioccolato fondente è ricco di sostanze, quali catechine, caffeina, e flavonoidi, che forniscono una maggiore intensità di amaro e il sapore acido, caratteristiche che, qualche volta, possono influire negativamente sulla palatabilità del cioccolato stesso.

 

Cioccolato e colesterolo

 

La dislipidemia è una condizione associata a un’alterata concentrazione di grassi all’interno del nostro torrente circolatorio ed è caratterizzata da elevati livelli di trigliceridi, lipoproteine a bassa densità (LDL) e colesterolo totale oppure da ridotti livelli di lipoproteine ad alta densità (HDL). Questa condizione rappresenta un importante fattore di rischio per lo sviluppo di malattie cardiovascolari.

 

Migliorare la dislipidemia attraverso un intervento alimentare è considerato un approccio sostenibile. Infatti, una dieta sana ed equilibrata, ricca di frutta e verdura e di fibre, può supportarci nel controllo dei livelli di colesterolo presenti nel sangue.

 

Il consumo di moderate quantità di cioccolato fondente può favorire il mantenimento di corretti livelli di colesterolo nel sangue.

 

Quindi, chi ha il colesterolo alto può mangiare il cioccolato fondente?

 

Alcune osservazioni suggeriscono che il consumo di cacao o di cioccolato fondente sia in grado di abbassare i livelli di colesterolo LDL.

 

Il cacao, come detto, è una fonte ricca di polifenoli, soprattutto epicatechina che sembra:

 

 

Questi effetti possono avere come risultato un miglioramento della funzionalità vascolare.

 

Vi sono diversi meccanismi attraverso cui i flavonoidi possono avere un’azione protettiva contro le malattie cardiovascolari, che includono effetti:

 

    • antiossidanti;
    • che limitano l’aggregazione delle piastrine;
    • antinfiammatori

 

così come possono:

    • aumentare le HDL;
    • abbassare la pressione arteriosa;
    • migliorare la funzionalità della parete dei vasi sanguigni.

 

L’azione antiossidante del cacao include la prevenzione dell’ossidazione delle LDL e dell’aggregazione delle piastrine. Il processo di ossidazione delle LDL costituisce l’ultimo stadio di una cascata di eventi che conduce infine all’aterosclerosi. Anche il burro di cacao svolge un ruolo importante: infatti, sebbene ricco in acidi grassi saturi, non innalza i livelli di colesterolo totale o di colesterolo LDL così tanto come ci si aspetterebbe.

 

In conclusione, tra cioccolato fondente e colesterolo esiste un legame positivo, grazie alle sostanze benefiche in esso contenuto. In attesa di sapere in via definitiva se il cioccolato fondente possa o meno essere incluso all’interno di una dieta per le persone che hanno il colesterolo alto,  è possibile supportare il benessere generale del nostro organismo grazie all’utilizzo di integratori per il colesterolo, specificamente formulati. Attualmente, la ricerca ha portato all’impiego di nuove sostanze di origine naturale, tra le quali:

 

    • berberina, una molecola utilizzata da anni nella medicina tradizionale cinese e che ha mostrato di avere effetti positivi sulle funzionalità cardiovascolare e sul profilo lipidico;
    • fitosteroli, che hanno una struttura simile al colesterolo e sono in grado di competere per l’assorbimento dopo ingestione con la dieta, possono aiutare a mantenere i livelli normali di colesterolo (l’effetto è ottenuto con l’assunzione di almeno 0,8 g di steroli vegetali al giorno)
    • fieno greco, impiegato per le sue attività antiossidanti e per i suoi effetti benefici sui livelli di glucosio e colesterolo;
    • carciofo, un componente della dieta mediterranea con azione benefica sul metabolismo dei lipidi e associato ad effetti positivi sui livelli di colesterolo.
    • olivo, le sue proprietà per la salute sono state associate a una minore incidenza di rischio cardiovascolare grazie al contenuto di polifenoli.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *